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La scala B del condominio è quella di livello più modesto, come B è il piano che si mette in atto quando il primo fallisce, la risorsa che inaspettatamente si profila quando la prima sfuma, la soluzione che non avevamo neanche ipotizzato. Il mélange di storie e microstorie, calate nel contesto milanese del '77, restituisce il sapore di anni tesi e violenti, quegli anni di piombo che segnarono in modo indelebile l'Italia. La vicenda si dispone in una struttura a spirale su due piani che si intersecano di continuo: il versante pubblico, costellato di eventi di cronaca realmente accaduti, in cui la protagonista, Nicla, una ragazza catapultata a Milano dalla Sicilia, vive intensamente le sue esperienze, e la dimensione privata, più intima e raccolta, in cui si snoda la sua trama di rapporti con uomini molto diversi tra loro. Il luogo da cui scaturiscono queste storie è il condominio in cui la giovane è venuta ad abitare, popolato da personaggi curiosi e singolari, figure semplici e schiette che alloggiano nel palazzo occhieggiando dietro le quinte, come in un teatro cittadino dove ogni giorno si recitano atti consueti e scene di ordinaria follia.