Tab Article
Come è avvenuto che, quasi senza accorgercene, sia possibile alienare a terzi ciò che prima, mai ci saremmo sognati di vendere, i nostri beni demaniali e il nostro patrimonio artistico? I primi appartengono a Noi, alla collettività, in una concezione che affonda le radici negli albori della nostra storia giuridica fino alla Costituzione, e poiché la nostra cultura è la nostra identità, permetterne la vendita significa privare il futuro dell'Italia, di entrambi. Se tutto ciò è contrario ai principi della nostra Costituzione, questa però può e deve essere l'unico faro illuminante per i cittadini, affinché, specialmente oggi, in balìa di questa stagione di privatizzazioni in cui si antepone il ritorno economico ai valori costituzionali, indichi la strada e i mezzi con i quali difendere il nostro patrimonio e noi stessi. "I Padri fondatori avevano comunque capito che per costruire una società nuova, questa doveva necessariamente essere vissuta da cittadini, partecipanti alla vita della Nazione, opponendosi nel caso anche a delle leggi ingiuste, nell'interesse 'dei molti', o se vogliamo della collettività tutta". Prefazione di Paolo Maddalena.