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Ironico, pungente e provocatorio, l'Elogio della follia è uno specchio rivelatore e sempre attuale delle tante contraddizioni degli uomini e della società. Scritto nel 1509 e pubblicato per la prima volta nel 1511, l'Elogio doveva inizialmente essere uno scritto scherzoso con cui l'autore dilettava il grande amico Tommaso Moro durante un soggiorno in Inghilterra. Divenne poi un saggio di grande successo. L'espediente del paradosso con cui è la Follia a parlare in prima persona rende l'opera un continuo gioco in cui si mescolano finzione e realtà, provocazione e verità. La vita altro non è che uno spettacolo in cui tutti noi recitiamo una parte indossando una maschera. Introduzione a cura di Salvatore Primiceri. L'immagine di copertina è di Ivan Zoni.