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Un'opera poderosa che traccia, in Italia e con parallelismi in tutta Europa, la storia della fabbrica e delle comunità che vivono attorno ad essa. Il volume è diviso in due parti. La prima parte riguarda La Fabbrica Italiana nella società e nelle arti d'Otto-Novecento, dall'origine al declino (particolarmente dalla vigilia dell'Unità nazionale al termine della Grande Guerra): una vasta parabola della vita entro il perimetro aziendale, incentrata sulle nozioni di fabbrica e immagine della fabbrica nel coevo contesto socioeconomico. La seconda parte di questo libro ha titolo Città mirabile, città terribile. Le classi sociali e le vite quotidiane nell'urbanesimo italiano dei secoli XIX-XX. Qui l'autore estende il suo sguardo dall'universo-fabbrica all'universo-città. La città mirabile affiancata e contrapposta alla città terribile, ovvero l'essere e l'agire di classi, gruppi, ceti in condizioni diversificate. Per la ricchezza delle fonti bibliografiche, per il corpus iconografico e l'approccio multi-disciplinare questo volume è un archivio unico che diviene contributo rilevante alla storiografia moderna.