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Le opere del gesuita spagnolo Baltasar Gracián (1601-1658) hanno conosciuto una straordinaria diffusione attraverso le traduzioni. Il progetto letterario ed educativo intrapreso da Gracián, volto a offrire un modello di uomo all'apice delle sue qualità e a proporre il metodo che permetta di avvicinarsi a questo ideale, si è rivelato di interesse universale, ma l'estensione e la dinamica della ricezione dei suoi scritti restano ancora da tracciare. Il presente volume è stato concepito durante il nostro lavoro di catalogazione di tutte le traduzioni degli scritti di Gracián e ha carattere di commento alle voci del catalogo, con qualche osservazione sul contesto storico-culturale dell'apparizione di singole traduzioni. L'Europa in quanto spazio culturale ha da sempre confini permeabili, ed è alla sua frontiera orientale, la più fluttuante, che rivolgo qui in particolare la mia attenzione. Le regioni est-europee, infatti, costituiscono uno dei campi attualmente meno noti nella storia delle traduzioni dell'opera di Gracián, ma allo stesso tempo uno dei più importanti.