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In un remoto passato, Sibilla, una strega malvagia e bellissima, fu trucidata dal capitano di una nave a causa dei suoi malefici. Decisa a vendicarsi, profetizza che sarà una sua discendente a riscrivere la storia e a eliminare il virus umano. Il suo nome è Pioggia. Ritrovata in fasce ai piedi del Massiccio dello Sciliar, in Trentino, da un montanaro selvaggio, violento e ubriacone, viene cresciuta dall'uomo che stante il suo carattere prova per la bambina un affetto sincero. Durante la notte, in sogno, Sibilla istruisce Pioggia, intenzionata a trasformare l'allieva nella più grande strega mai vissuta. Perché la profezia si avveri Pioggia deve imparare a odiare e a bramare esclusivamente la solitudine, per questo la sottopone a prove strazianti e tenta con ogni mezzo di soffocarne gli istinti di ribellione. Costretta a vagare tra orfanotrofi e famiglie affidatarie che dapprima la accolgono soggiogati dalla sua bellezza, per poi cacciarla alla prima manifestazione concreta del suo animo malvagio, Pioggia fa tesoro delle lezioni che la sua Maestra le impartisce. Finché un giorno, Sibilla la sprona a intraprendere il viaggio che finalmente la avvicinerà al compimento della profezia. Così, in una Milano notturna e libertina, la giovane strega troverà il proprio destino e con lei l'umanità intera. Anomalo romanzo di formazione in stile fantasy.