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Il fiume Senio, nei bollettini di guerra americani, divenne noto come Little Big River. Senza dubbio doveva essere apparso più grande di quel che non fosse nelle ricognizioni aree autunnali, quando le piogge fecero straripare il torrente di montagna. Questo piccolo grande fiume delimitò gli orizzonti e le storie di tanti uomini durante la seconda guerra mondiale, sulle cui rive avvennero fatti decisivi per la risoluzione del conflitto. Il passaggio degli alleati dalla Toscana alla Romagna aveva come scopo lo sfondamento della Linea Gotica. Sull'Appennino si svolsero battaglie importanti che ebbero protagonisti i partigiani, i tedeschi, gli americani e gli inglesi. L'esercito britannico era allora multietnico, costituito da soldati provenienti da ogni parte del mondo. Anna, una giovane ventenne di Casola Valsenio, seguendo l'esempio del giovane di cui è innamorata, decide orgogliosamente di unirsi ai partigiani, impegnati nella lotta contro i tedeschi. Le sue vicende s'intrecciano con quelle dei soldati indiani, i sepoy. Capitolo della storiografia ufficiale poco conosciuto, quello dei militari indiani, che l'autrice ha ricostruito attraverso documenti originali. In particolare, nel romanzo si narrano le vicende di Ali Haidar e Namdeo Jadav, culminate nella battaglia del Senio, nei pressi di Lugo di Romagna. Entrambi furono decorati con la Victoria Cross, la più alta onorificenza assegnata a soldati dell'impero britannico.