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"Il ladro di sogni" è un racconto visionario e a tratti grottesco che narra la storia di un personaggio senza nome, tossicodipendente, travolto dalle sue stesse paranoie. Egli trascorre tutte le sue giornate con un'unica fissa, quella di ritornare a casa per potersi drogare. La droga è la sua passione, l'unica cosa in grado di fargli provare piacere, un piacere a cui non può e non vuole rinunciare. L'uso della droga però inibisce l'attività onirica, tanto che non ricorda più come si sogna e questo è forse il suo unico rimpianto. Finché una notte, travolto come al solito dalle sue paranoie, ha un incubo: sogna se stesso in un luogo indefinito dove incontra un ragno che dice di essere la sua coscienza e si offre di fargli un regalo ovvero la possibilità di prendere in prestito i sogni altrui. Inizia così la sua serie incontrollata di furti di sogni e nel frattempo continua a drogarsi, sentendosi un verme, un ladruncolo qualunque, un vigliacco, perché rubare un sogno significa sconfinare nell'intimo delle persone, violarne l'identità. Il suo delirio continua fino a che ruba un sogno diverso da tutti gli altri...