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La vicenda briosamente raccontata da Claudio Maestrelli in "L'eredità della guerra. Un amore senza tempo" si arricchisce di un nuovo capitolo. È l'Italia dei primi anni Cinquanta, percorsa da un vibrante fremito di rinascita, la movimentata scena sulla quale si articolano le tortuose vicende del matrimonio di Gino e Adele, due protagonisti dai caratteri diversi e per tanti aspetti lontani, ma comunque avvinti da un sentimento caparbio che rende il loro rapporto capace di superare i momenti più difficili. Inquieto e contraddittorio, Gino intraprende una carriera lavorativa dai tratti burrascosi verso ambiziose soddisfazioni personali. Adele, generosa e instancabile, sostenuta dalla incrollabile volontà di proteggere e tenere unita la comunità famigliare, si prende invece amorevolmente cura degli affetti e della casa, provvedendo a necessità di ogni tipo senza mai venir meno alla propria determinazione. Il cuore e la fede, la certezza del sentimento e la serenità di guardare fiduciosi al domani, sono le inesauribili risorse a cui entrambi possono attingere per non cedere mai di fronte ad alcuna avversità. Attorno e insieme a loro, si muove tutta una caleidoscopica brigata di personaggi differenti, ognuno dei quali nello stesso tempo interpreta e narra la vicenda: a ciascuno la brillante scrittura di Maestrelli è capace di donare in un istante gustosi contorni più che realistici. Mille storie si sviluppano in queste pagine, dispiegandosi in un intreccio di toni e situazioni e regalando al lettore, grazie a uno stile duttile e sgargiante, uno spaccato di vita sorprendentemente frizzante.