Tab Article
In un paesino della Calabria degli anni Trenta, la giovane Giuditta sposa - nonostante l'opposizione del padre, emigrato in Argentina in cerca di fortuna - lo spiantato Pietrino, che spera di potersi sottrarre al lavoro grazie ai servigi resi alle autorità del regime fascista. Dopo tre figli in omaggio alla patria, la quotidianità dei due sposi viene sconvolta dall'arrivo di una coppia del Nord Italia, l'antifascista convinto Milone e la moglie Olga. Inizia allora un gioco di tentazioni e vendette, di prevaricazioni che scatena voci e malizie nella piccola comunità. La situazione precipita quando l'Italia entra in guerra: è la fine di un mondo e l'inizio di un altro. Con ritmo serrato tipico della prosa lacaviana, i personaggi si delineano in tutta la loro complessità attraverso il prepotente fascino della seduzione, il folle potere dell'illusione, i drammatici conflitti sociali ed esistenziali. "L'amica" è uno spaccato della decadenza morale in epoca fascista, un intreccio di sincerità e di bieco cinismo, l'affresco di un Paese costretto a voltare pagina all'improvviso.