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Sei figure di "stranieri straordinari" attraversano questo libro, incrociando i loro destini fra lingue e nazioni diverse: André Malraux, Boris Pasternak, Ivan Goll, Ernst Niekisch, Curzio Malaparte, Jacques Rivière. Uomini di frontiera tra Francia, Germania, Italia e Unione Sovietica: distruttori di stereotipi, immersi fra più mondi, nel cuore di un secolo travagliato da conflitti mondiali e oscurità radicali. Chi sono questi intellettuali e poeti che vengono a inquietare le nostre stabili certezze e i nostri rigidi confini? Perché queste figure dell'alterità del XX secolo riescono ancor oggi a scuotere le nostre coscienze? Un volume collettaneo, pensato e progettato da docenti della Sapienza Università di Roma, per ricostruire la storia intellettuale dell'"europeo" tra le due guerre, sospesa tra linee di frattura ideologica e prospettive di incontro al di là dei confini. Figure concettuali del superamento, questi stranieri straordinari, le cui voci ritroviamo nei passi antologici - spesso inediti - scelti a corredo di ogni ritratto.