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«Si possono mettere muri ai territori ma non ai desideri», eppure le immagini a volte violente, a volte strazianti di respingimenti, naufragi e cadaveri non smettono di travolgerci. La migrazione è tema ancora ineludibile nel nostro complesso presente, dopo essere stato una delle trame del racconto di tutta la civiltà occidentale. Solo che oggi la globalizzazione economica e valoriale ha portato alla creazione di "isole", fatte di uomini e società legati solo dal profitto e da interessi immediati e da difendere contro l'invasore. Riccardo Colasanti racconta il sogno migratorio doloroso verso l'"isola luminosa" che è il nostro mondo affrontando le due grandi visioni, la conservatrice e la globalista. Ma chi sono i buoni e chi i cattivi, e siamo obbligati a scegliere tra gli uni e gli altri? Si può fare ricorso solo alla politica, all'economia e alla legge per trovare una risposta, o non è necessario piuttosto cercarla in un ritorno di senso dell'umanità? Prefazione di Emanuele Caroppo.