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Ottanta anni fa, il 31 agosto 1942, con il Decreto n° 10.358, il Brasile dichiarava guerra alla Germania e all'Italia. Le pressioni di Washington, la dottrina Monroe - "l'America agli americani" - chiudevano definitivamente ogni ingerenza di Roma e Berlino sui governi di alcuni stati sudamericani. Il Brasile entrò nella Seconda guerra mondiale con il contingente della Força Expedicionária Brasileira inviando in Italia, sul fronte della Linea Gotica, 25.334 uomini. Di questi 15.069 presero parte ai combattimenti subendo 457 morti, tra i quali 13 ufficiali e 444 uomini di truppa. Inoltre persero la vita 8 piloti del gruppo aereo della Força Aerea Brasileira. I brasiliani iniziarono i combattimenti contro i tedeschi in Versilia entrando a Camaiore e Massarosa. Poi furono spostati nella Valle del Serchio liberando Barga e Gallicano. Infine ricevettero l'ordine di tenere il fronte centrale della Linea Gotica trasferendosi a Porretta Terme. Qui vissero la terribile battaglia di Monte Castello. Il saggio ricostruisce la storia della F.E.B. con i documenti del The National Archives (Londra), ANVFEB (Rio de Janeiro), Bundesarchiv Militärarchiv (Friburgo) e di una ampia bibliografia.