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La seconda guerra mondiale raccontata attraverso gli occhi di un padre di famiglia, che vive il tragico bombardamento della stazione ferroviaria di Pisa del 31 agosto 1943, con quasi 2500 morti. I quartieri di San Antonio e di Porta a mare, completamente rasi al suolo. Il 7 agosto del 1944 l'autore, sfollato sopra al paese natale di Pugnano, sui monti della Romagna, sfugge al rastrellamento di circa 200 uomini. Livia Gereschi, insegnante di tedesco, e 69 uomini vengono rinchiusi nella scuola di Nozzano. Quattro giorni dopo verranno barbaramente uccisi. La fortunosa fuga dell'autore, la vita clandestina in attesa dell'arrivo degli Alleati, chiudono le tragiche pagine di questo diario che, fino alla fine, trasmette Speranza e Gioia di vivere. Il volume è illustrato dai fumetti di Bernardo Acosta, pronipote dell'autore.