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Amedeo Giacomini (1939-2006), filologo, narratore e poeta, si è cimentato anche con la critica d'arte. Attraverso i suoi scritti e i suoi componimenti poetici, dedicati a pittori e scultori quali Altieri, Celiberti, Ceschia, Ciussi, Colò, Dugo, Zavagno, Zigaina, è possibile ricostruire un quadro quanto mai suggestivo e per certi aspetti inedito degli sviluppi dell'arte in Friuli nella seconda metà del Novecento. Corredato di saggi di Alessandro Del Puppo, Caterina Furlan e Gian Mario Villalta, che approfondiscono le modalità di approccio di Giacomini alle arti figurative e il rapporto instaurato con gli amici artisti, il quaderno è arricchito da un'appendice in cui la raccolta di passi scelti è integrata dalle poesie 'dedicate' e da un elenco dei libri d'arte, cartelle e plaquette da lui realizzati in collaborazione con diversi pittori e incisori. Inoltre, una serie di riproduzioni a colori e in bianco e nero permette di farci un'idea della collezione personale di Giacomini, che si sostanzia di numerose opere, molte delle quali spettanti a Luciano Fabro.