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Nel 1910, Roger Fry, già stimato critico e pittore, organizza alle Grafton Galleries di Londra una mostra d'arte contemporanea francese, coniando la fortunata definizione di «Postimpressionismo». Per il pubblico britannico, ancora affezionato ai temi e ai toni dell'epoca vittoriana, è la prima vera occasione per conoscere alcuni dei più importanti esponenti della scena europea, tra cui Cézanne, Gauguin e van Gogh. Per Fry è un passo fondamentale nello sviluppo di una nuova visione dell'arte come mezzo d'espressione delle emozioni, senza obblighi di oggettività e realismo. La mostra suscita uno scalpore imprevisto e segna uno spartiacque nell'evoluzione del gusto. Questo libro racconta una stagione cruciale per l'estetica del Novecento, raccogliendo un'ampia selezione di testi di Fry, in gran parte inediti in italiano.