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I miti greci incantano ancora, così come il vastissimo patrimonio di poesia, cultura e pensiero elaborato in pochi secoli da un piccolo popolo dotato di genio. Eppure nelle innumerevoli storie che abbiamo ereditato - Odisseo e le Sirene, la maga Circe, il ciclope Polifemo, Icaro e Dedalo, Eracle e le sue imprese - si annida il nucleo spirituale di una civiltà fondata sulla violenza. È violento Odisseo, che saccheggia e acceca un innocuo pastore come Polifemo, violenti sono i suoi compagni che stuprano le ancelle di Circe, un sopraffattore è perfino Zeus, il padre degli dei, che possiede Leda con l'inganno. In tredici storie che riprendono e in buona parte rovesciano le vicende dei miti, nel contesto semifiabesco della Grecia antica, emerge, con leggerezza narrativa e in filigrana, l'attualità e insieme il lato oscuro di una civiltà che è sempre stata rappresentata e tramandata nel suo unidimensionale splendore.