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Dopo "Il Renziario", Massimo Arcangeli è alle prese con l'analisi del repertorio lessicale di Matteo Salvini, con la sua comunicazione verbale e quella non verbale, i suoi post, i suoi tweet, le sue felpe. Un accurato dizionario delle parole e delle espressioni utilizzate dal leader della Lega nei vari contesti (istituzionali e non), soprattutto quelli "socializzanti", per un ritratto che dà puntuale conto della sua capacità di parlare alla pancia del Paese. Perché mai, come in questo caso, il vocabolario posseduto da un politico è veicolo di un'ideologia che punta a polverizzare gli avversari con la forza del verbo.