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Negli ultimi anni della sua vita, Piero Martinetti espresse il desiderio di poter sistemare i vari capitoli della trentennale stesura della sua monografia sul filosofo olandese. Oltre ai vari saggi poi rifluiti nello Spinoza, nel 1928 si confrontò direttamente con l'Etica, testo «petroso», traducendola e commentandola. Il volume, in aggiunta a questi due testi, presenta anche un inedito sul Trattato teologico-politico, a testimonianza di un profondo interesse per tutte le opere di Spinoza nella produzione filosofica martinettiana. Quest'analisi dettagliata, frutto dell'incontro tra due filosofi apparentemente distanti, si pone l'obiettivo di instaurare una connessione tra dimensione teoretica e dimensione pratica: lo Spinoza che Martinetti dipinge è il veicolo di una "fede filosofica" attenta e pronta a darsi un'intima legge morale, tale da fondare l'agire umano nella realtà.