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«lo vivo in un posto fantastico dove la Natura è sfuggita al controllo dell'uomo, dove niente si ripete e tutto è flusso, divenire. lo vivo in un paese maledetto, imbrattato di sangue, dove la vita umana vale meno di una cartuccia, dove tutto è sempre fuori posto, dove la Storia è passata di rado, ma è meglio che non passi» Con un curioso e dettagliato inventario dei beni lasciati dal padre inizia questo romanzo che si snoda dal '68 ai giorni nostri, attraversando eventi che hanno segnato la vita di una città di provincia del profondo Sud, dove storia locale e nazionale s'intrecciano. Il "dare e avere" da fatto materiale diventa metafora del bilancio di una generazione che ha avuto un rapporto difficile con i padri e che oggi si trova smarrita di fronte a un mondo così profondamente mutato. "Con beneficio d'inventario" è la storia di un'eredità paterna rifiutata ma da cui non si può fuggire, della vita quotidiana cambiata, nostro malgrado, grazie all'impatto della tecnologia e dei suoi prodotti. È un inventario con cui prima o poi tutti ci confrontiamo. È una lode alla vita che fluisce tra le correnti dello Stretto di Messina, in uno scenario fantastico, unico al mondo, che nessuna umana follia potrà distruggere.