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Cristian Cohen, a cinquant'anni, ama il suo lavoro di medico ma soprattutto le piazze, le strade, le chiese e i palazzi della sua città. Verona. Nel caldo umido di luglio, attende Stella, che sta per tornare dopo un mese di lontananza. Stella, però, nella sua inquietudine di donna ferita, porta con sé qualcosa di inatteso, che cambierà le loro vite e il loro sguardo sul mondo. Attorno, i vivi e i morti, ciascuno con la propria presenza e la propria voce: soprattutto Antonio, l'amico d'infanzia che si è fatto sacerdote cattolico, e altri ancora - i morti, che raccontano ciò che è stato mentre osservano ciò che accade. Un romanzo lirico e a tratti visionario, tessuto nel paesaggio e nei colori di Verona: nel delicato, timidissimo amore di Cristian e Stella, e insieme nel rivelarsi reciproco dei vivi e dei morti, il passato e il presente si interrogano sul bene e sul male, sulla colpa e sul perdono, sulla gioia, sulla speranza.