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Sanders, Corbyn, Mélenchon, e poi Podemos, Syriza e l'esperienza di governo portoghese stanno scuotendo la sinistra mondiale. In Italia, invece, non si vede all'orizzonte nessuna figura del genere. Come mai? Parte da questa suggestione lo scambio di lettere fra un settantenne e una giovane non ancora trentenne. Si potrebbe dire "rottamati" contro "bamboccioni", perché il confronto fra due generazioni così lontane diventa anche scontro politico nel racconto del presente e della Storia recente. Rosa Fioravante parla di quel mondo giovanile che vive di ricerca, si mantiene lavorando nei call center e demolisce culturalmente la sinistra attuale (non solo Renzi, ma tutto l'ulivismo), proponendo una sinistra più radicale. Non una sinistra antagonista, ma che abbia obiettivi di governo socialisti. Peppino Caldarola porta nella discussione le riflessioni autocritiche di una persona che, per oltre mezzo secolo, la sinistra l'ha conosciuta e frequentata dall'interno, anche con il racconto di molti aneddoti, piccoli e grandi, di vite vissute fra militanti di base e dirigenti di primissimo piano. Forse sta maturando il tempo per chiedere una società in cui socialismo e democrazia riprendano a dialogare diventando inseparabili.