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Un nuovo sistema di giustizia penale è riemerso nell'ultimo quarto di secolo: i giudici nazionali sono diventati sempre più audaci nel perseguire i reati commessi altrove, le Nazioni Unite hanno istituito specifici tribunali internazionali e un numero ampio di Stati ha addirittura creato una Corte penale internazionale permanente. Qual è l'effetto di queste ambiziose trasformazioni? Siamo di fronte a una nuova giustizia globale oppure alla volontà dei più potenti di processare i propri nemici? L'aspirazione cosmopolitica a contrastare l'impunità di chi esercita il potere si è scontrata ancora contro i voleri dei governi che più contano. Attraverso l'analisi di alcuni spettacolari processi (Augusto Pinochet, Slobodan Milosevic, Radovan Karadzic, Saddam Hussein e Omar al-Bashir) il libro percorre gli effetti che i procedimenti hanno avuto a livello locale e globale. E rivendica un ruolo attivo della società civile per giungere finalmente ad una giustizia imparziale.