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È possibile trasferirsi in una città straniera alla soglia dei quarant'anni per trovare la felicità? Lisbona, con il suo sole scintillante, il cielo terso e immenso, un fiume così grande che sembra un mare e le notti alcoliche nei locali, fa credere che sì, il sogno può avverarsi. Ma col passare del tempo, la capitale lusitana diviene sempre più turistica, perdendo i connotati di "miglior rifugio possibile". Il protagonista capisce che è giunta l'ora di tornare in Italia per affrontare i propri fantasmi, mentre a Lisbona i suoi luoghi del cuore sono destinati a lasciar spazio all'invadenza degli hotel di lusso. "Mudanças" - cambiamenti - sembrano demolire le speranze e le utopie degli amici, e non tutti decidono di restare. Lisbona viene dipinta nei suoi tratti onirici e musicali, libertari e multiculturali, senza dimenticare di contrasto le sfumature razziste, classiste e conservatrici. Una storia ambientata in epoca prepandemica e con un possibile scenario postpandemico, in una "cidade" che nonostante tutto riesce a mantenere il fascino e l'antico splendore quel tanto che basta per regalare dolci illusioni a chiunque passi di lì, carezzato dalla "brisa do oceano".