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Aprile 1948. A una settimana dalle prime elezioni politiche in Italia dopo il ventennio fascista, viene trovato il corpo senza vita del sindacalista Catello Savarese, candidato da indipendente nelle fila del Partito Comunista. Tutto lascia pensare a un'esecuzione politica, in una città devastata dalle macerie di una guerra destinata a non avere mai fine e da violente lotte di partito. Qui il commissario Vito Annone sarà costretto a spingersi nel ventre più oscuro e contraddittorio della miseria umana: tra povertà e degrado, fallimenti e utopia del riscatto fino alla scoperta di una terribile verità. Un romanzo giallo che disegna uno straordinario affresco storico e sociale di uno dei periodi più difficili della storia italiana.