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Andrea Devicenzi a 17 anni, a causa di un incidente stradale in moto, perde la gamba sinistra. Si trova così a dover ricostruire la propria vita. Non cede alle difficoltà, comincia lo sport della bicicletta disputando gare paralimpiche e imprese internazionali. Nel frattempo studia e diventa mental coach e formatore. Ama parlare ai giovani nelle scuole e in poco più di sette anni ne ha incontrati oltre centomila. «Ho sempre immaginato di voler abbattere completamente quel muro. Quel muro è composto da mattoni, le azioni che ognuno di noi deve compiere per ottenere le proprie vittorie e per superare le proprie difficoltà. Quel muro è la metafora che uso spesso nella mia attività di mental coach».