Tab Article
La silloge vuole essere un viaggio nella memoria, una sorta di diario visto attraverso la dimensione di un colore: il rosso, che non è riducibile a una sensazione, a una percezione, ma è prima di tutto un'astrazione, un modo con cui, attraverso le parole, la prassi sociale organizza una visione del mondo, assume una dimensione affettiva, scandaglia il fuoco del quotidiano e quelle minime vicissitudini che riguardano un'umanità marginale, sospinta alla periferia della Storia. Di fronte alla mutevolezza del reale che crea spaesamento, disequilibrio, si tende attraverso la poesia a ritrovare, a scoprire ciò che permane nelle cose oltre la loro fugace apparenza.