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Se, prima di immergerci nell'ultima opera di Benedetta Tiseo, ci concentriamo sul titolo, è possibile delineare alcuni tratti fondamentali che caratterizzano la scrittura dell'autrice. In primo luogo il sottotitolo dialettale "'O 'mbruoglio" che, come si ricorda nella nota introduttiva, è un piatto tipico di riuso, e quindi da un punto di vista letterario ci riporta ad una sorta di commistione, di varietà ispirativa. Forse il caso più noto su questa linea, con le dovute differenze ovviamente, è l'origine della satira latina da 'satura lanx', un piatto complesso di molteplici elementi. A ciò dobbiamo aggiungere i due termini che costituiscono il titolo principale: 'pensieri' e 'cuore'. Dunque, già dai pochi appunti tracciati comprendiamo come all'interno del testo vi sia una congerie di temi legati alla sfera sentimentale e riflessiva. Ma un altro aspetto deve destare l'attenzione del lettore: i puntini di sospensione. La pausa (ovvero la capacità di concentrarsi su un attimo ben preciso che si sta vivendo oppure, ancora, su ciò che si ricorda o che si osserva) costituisce il centro fondamentale del libro.