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"Nonostante la forma breve la tradizione di riferimento di queste poesie non è mai quella del frammento lirico-allusivo, ma quella della narrazione in versi, tanto presente nella poesia del secondo Novecento. Fra le forme brevi più frequentate dai grandi poeti-narratori (Montale, Giudici, ma anche Caproni) un tipo potrebbe essere l'epigramma: dell'epigramma si trova qui la concretezza dei dati, il lessico prosastico ed il tono a volte sentenzioso. È poesia della quotidianità e dei suoi ingredienti, ambienti e oggetti che conosciamo, atti minimi e umani; e possiamo leggere tanti epigrammi che sono messaggi d'amore, ne scrisse Catullo e ne ha scritti Montale (gli Xenia). "Altre poesie" credo si possa collocare su questa traccia, senza dimenticare però la suggestione recente di altre forme brevi, non letterarie ma forse ancora più vicine e influenti, come quelle della comunicazione (anche sentimentale) on line: dagli sms (ormai obsoleti) al messaggio in chat. Ignorare questi modelli è ignorare la realtà di una generazione e del suo linguaggio."