Tab Article
Le "Rime sparse" di Nicola Prebenna, in verità, sono relativamente tali, perché se da un lato confermano la "plurivocità" di occasioni dell'ispirazione, dall'altro però hanno una loro organizzazione interna che mira a sondare la totalità dell'esistenza, sin dal nominare le quattro sezioni del libro come i quattro elementi: terra, acqua, aria e fuoco. C'è in Prebenna l'idea che la poesia abbia una missione riflessiva importante e, in associazione ad essa, la giusta convinzione che il poeta abbia la capacità di leggere il mondo nonché l'incombenza di mostrarne il dolore (quello sociale, per intenderci) sulle proprie spalle, quasi egli fosse una sorta di novello Atlante. Al di là, dunque, della riflessione personale esiste tutta una tensione civile che ha un apice nella sezione finale, "Fuoco". Troviamo "In rime sparse", quindi, assemblata la sintesi della poesia ideale italiana, da quella petrarchesca a quella leopardiana, rivolta (com'è giusto che sia) al tempo che oggi si vive.