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Nessun comico del '900 ha la faccia di Totò, neppure Charlie Chaplin o Ettore Petrolini o Joseph Frank "Buster" Keaton. La sua faccia costituisce di fatto la sua originale maschera con il marionettismo che era anche tipico del comico napoletano Gustavo De Marco o dello stesso Petrolini, pur diversamente. Eppure, dietro alla natura barocca e futurista, si nasconde una profonda riflessione sulla vita e sulla morte, ma anche un geniale sperimentalismo che si rivolge alla lingua, alla mimica, alla parodia come dissacrazione e critica politica.