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La lex orandi qualifica i ministri ordinati come «peccatori fiduciosi nella divina misericordia» e come «servi premurosi del popolo di Dio». Scelti tra i fratelli per essere «fedeli dispensatori dei santi misteri», essi sono investiti di un eccezionale «peso di grazia». E tuttavia non sono esenti dalle "passioni", parola che ha la duplice accezione di sofferenza e di desiderio, e nemmeno dalle "tentazioni", termine che ha il significato di prova, di scrutinio. Un libro schietto, per tutti, sacerdoti ma anche laici credenti.