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Gli interventi dei fondi di private equity e di private debt sono diventati sempre più frequenti in Italia per rispondere all'esigenza di rafforzare la patrimonializzazione e di ridurre la dipendenza delle PMI dal canale bancario. Tale esigenza, particolarmente sentita dopo la crisi finanziaria del 2008, è stata accompagnata in Italia da interventi di tipo normativo al fine di riequilibrare il tradizionale bancocentrismo del sistema finanziario italiano e condurlo a paradigmi più di mercato. Il libro si propone di fornire all'imprenditore, ai suoi collaboratori e consulenti una guida verso un percorso di apertura a nuove forme di finanza. La prima parte del volume, dedicata agli aspetti economico-finanziari, illustra le differenze fra il private equity e la borsa da un lato e fra il private debt e la banca dall'altro, le modalità di analisi, gli indicatori chiave e la documentazione legale di utilizzo dei fondi quando valutano l'investimento o il finanziamento a un'impresa. Viene poi dato ampio spazio alle modalità di strutturazione delle singole operazioni, con un approfondimento anche sugli aspetti legali e contrattualistici che le caratterizzano. La seconda parte del volume è dedicata agli aspetti contabili e fiscali delle operazioni di private equity e private debt. In primo luogo viene effettuata un'analisi approfondita di tutti gli strumenti - riconducibili alla categoria dell'equity o del debito - utilizzati nelle stesse. Successivamente, viene dato ampio spazio ai riflessi fiscali - domestici e internazionali - delle operazioni di fusione e delle problematiche di riporto perdite, interessi passivi e ACE che sono tipici nell'ambito della strutturazione di questi interventi.