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Dagli anni Ottanta del secolo scorso un organico programma di riorganizzazione della ricerca archeologica, messo in atto dalla Soprintendenza ai Beni Archeologici dell'Emilia Romagna nel versante occidentale della regione, ha in buona parte ovviato alla natura eminentemente emergenziale degli interventi di scavo e alla frammentazione amministrativa del territorio che, per lungo tempo, avevano limitato la conoscenza delle testimonianze archeologiche di una vasta e significativa porzione dell'Italia antica. Per il fondamentale problema dell'edizione scientifica degli scavi recenti e meno recenti è stata attuata una fattiva serie di collaborazioni tra Istituti universitari e Soprintendenza, con una co-gestione scientifica e una responsabilità congiunta tra studiosi e studenti impegnati in un lavoro difficile e meritorio. Il volume raccoglie parte di questi risultati e descrive l'attività di studio e di ricerca che, sempre su queste aree, o su altre limitrofe, ricercatori delle Università di Bologna e di Milano e della Soprintendenza stessa vanno svolgendo in questi anni.