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Italia, magici anni '70: lotte operaie, avanzata delle sinistre, divorzio, diritti civili, reazione borghese, terrorismo nero, echi golpisti greci e cileni... Gli investigatori veneti, ma di stanza a Milano, Stefano Battiston e Samuela Began sono chiamati a svolgere delicate indagini sulle trame nere che, all'inizio del decennio, minacciano la fragile democrazia italiana sulla scia di quanto successo in Grecia. Mentre Stefano coordina da Milano, Samuela spesso è sul territorio e si muove tra Milano stessa e il Veneto, laddove le trame più subdole vengono organizzate da gruppi neofascisti particolarmente pericolosi. Il "cavallo di Troia" usato da Samuela è la sua grande amica Enrica, con la quale ha sempre avuto un legame strettissimo, al limite dell'omosessualità, in quanto fidanzata con un pericoloso militante di estrema destra. I due ragazzi, ovviamente all'oscuro del ruolo ricoperto dalla poliziotta (ufficialmente impiegata alla squadra "buoncostume"), la conducono in vari posti tipicamente veneti (isole della laguna, città di Padova, etc...) dove Samuela viene a conoscenza di molte attività utili alle sue indagini, il tutto prima che Enrica scompaia misteriosamente. Purtroppo Samuela per questa scomparsa viene indagata per omicidio e solo con l'aiuto di Stefano e del loro Commissario e affezionato mèntore Saverio Bastone riesce a tirarsi fuori dalla rete tessuta intorno a lei da qualche insospettabile. E proprio questi "insospettabili" sono legati a un altro gruppo eversivo che da Milano domina le attività della malavita e finanzia i terroristi: il gruppo del criminale Rafael, uomo senza scrupoli e cresciuto fra i peggiori vizi, la cui affascinante, triste sorella diventa il secondo "cavallo di Troia" per entrare nei gangli dell'organizzazione e... andare spediti verso la conclusione a sorpresa.