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Fin dalle origini, accanto alla trasmissione scritta, è esistita una trasmissione orale e performativa della Divina commedia, che ha favorito la diffusione popolare e spesso "irregolare" dei versi danteschi. Nel corso del novecento e fino ai nostri giorni l'esecuzione orale è stata un veicolo fondamentale della presenza di Dante nell'immaginario collettivo, e si è legata ad alcuni dei nomi più importanti del teatro italiano: da Vittorio Gassman a Carmelo Bene, da Giorgio Albertazzi a Roberto Benigni e Vittorio Sermonti; fino alle trasposizioni sceniche di Romeo Castellucci e della Societas Raffaello Sanzio, di Marco Martinelli e Ermanna Montanari del Teatro delle Albe, della compagnia Magazzini diretta da Federico Tiezzi. Con questo libro Alberto Casadei e Paolo Gervasi vanno alla ricerca della voce di Dante, ripercorrendo la storia delle performance - le letture, gli spettacoli, i format televisivi - tratte dalla sua opera. E mostrando come l'espressione vocale e corporea sia capace di riattivare il senso profondo dello stile di Dante, che contiene in sé un invito a coinvolgere il corpo e la voce nella lettura. Apre il libro un saggio di Rodolfo Sacchettini sui primi esperimenti radiofonici e televisivi di lettura dantesca.