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Passeggiando nei vicoli del rione dantesco di Firenze non si può non rimanere affascinati dalla storia, reale e letteraria, del Sommo Poeta: i nostri padri ci hanno trasmesso un sentimento di profondo rispetto, talvolta quasi timore per Dante e tutto ciò che rappresenta. Al di là delle questioni storiche riguardanti gli Alighieri, i Portinari, i Cerchi, i Donati e gli altri protagonisti del dramma civile del Trecento fiorentino, esiste un'attualità sociale del Rione, legata alla necessità (oggi più che mai avvertibile) di reinterpretare le nostre radici storiche e letterarie, civili e nazionali. Ma, ricercando su un uomo e sul suo quartiere, può capitare di scoprire qualcosa d'inaspettato che, sublime e infero al contempo, agisce nel profondo della nostra identità.