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Il presente volume, curato da Giulia Gomiero e promosso dalla Galleria Gomiero di Milano, nasce dall'esigenza di interrogarsi su quando l'architettura diviene poesia. Il libro presenta un centinaio di fogli perlopiù inediti, definiti dallo stesso architetto «i miei pensieri», idee primigenie impresse sulla carta di alcune tra le sue più celebri realizzazioni architettoniche, prevalentemente degli anni settanta. Riflessioni a matita, penna stilografica, pastelli colorati, schemi metrici capaci di trasmettere un ritmo poetico: il disegno, nell'opera e nel pensiero dell'architetto, è considerato medium di indagine e d'espressione formale. Il volume è strutturato "per sottrazione": ciò che viene normalmente elaborato come saggio critico, viene qui espresso in forma di asciutta didascalia che riporta le descrizioni essenziali del corpus grafico presentato.