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La tremenda povertà della sua nascita, la morte del gemello durante il parto, il bullismo subito a scuola nell'infanzia, gli esordi della carriera quando veniva paragonato (e discriminato) ad una persona di colore, la sua stravaganza durante il primo grande successo e la chiamata alle armi. Bullismo e pregiudizi ai quali ha sempre risposto con la sua disarmante semplicità condita con un sorriso che in molti hanno cercato di imitare, senza mai riuscirvi pienamente. La dicotomia tra l'artista sul palco e il ragazzo, l'eterno semplice ragazzone americano della vita di tutti i giorni. Che si fa accettare facendo quello che tutti fanno durante il periodo di leva nonostante il nome già altisonante: pulire le latrine o fare i servizi di tutti i giorni, anche se ad ogni movimento centinaia di ragazze lo seguono urlando. Il destino segnato tra eccessi, alcool, droghe e pillole su pillole. Farmaci necessari per reggere la pressione di un mondo che voleva il suo Elvis, senza lasciare la scelta all'uomo Elvis di come vivere. Il libro racconta la sua salita verso l'apice della fama che, analizzata in un'ottica alternativa, rappresenta un percorso anche al contrario: una discesa tra i tormenti e la paura di un uomo semplice: Elvis, il più grande. La vicenda umana su questa terra, forse (e sottolineiamo "forse"), finisce tragicamente il 16 agosto del 1977... ma il mito ancora ci circonda ed ispira generazioni a ripetizione. Il libro contiene classifiche e raccolte di dischi rari ed introvabili, elenchi di canzoni descritte attraverso aneddoti e curiosità.