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Una parte di Italia che, silenziosamente, scompare. Per la mancanza di servizi, per la fragilità del territorio,per la scomparsa delle comunità che la abitano.È questa la sorte che negli sta interessando le aree interne della Penisola, territori esclusi dalle grandi direttive di sviluppo del Paese, sebbene ricchi di storia e tradizioni. Ma questo declino è davvero inevitabile? È questo l'interrogativo cui si tenta di rispondere, non solo individuando le criticità che caratterizzano oggi le aree interne italiane, bensì provando a portare in piena luce le potenzialità intorno a cui costruire un'azione di rilancio delle aree montane ed appenniniche.Territori che hanno nella loro storia secolare ancora oggi elementi di grande vitalità che, opportunamente valorizzati, possono rappresentare il cardine su cui costruire un nuovo modello di sviluppo.Uno sviluppo più attento all'anima profonda della Penisola, poiché è nei borghi italiani che si può ancora trovare l'essenza di un'appartenenza. E' lì che nasce quello stile di vita italiano che rappresenta una parte importante di quel soft power che l'Italia possiede. La crisi è profonda, ma c'è ancora tempo per invertire la tendenza al declino