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Un'équipe formata da un giudice (Francione) e da un biologo forense (D'Orio) esamina i grandi delitti della storia italiana degli ultimi decenni alla luce della Criminologia dinamica. La nuova metodologia si fonda sull'applicazione rigorosa del metodo popperiano ai processi con messa al bando degl'indizi (valevoli solo per creare congetture) e nuova operatività sulla base di prove forti stabilite come categorie ex lege. Nella disamina dei casi eclatanti ne deriva un clamoroso ribaltamento di tanti processi indiziari dove l'oscillazione dei verdetti tra i magistrati e nell'opinione popolare è il segno della débacle dell'intero processo per indizi. La prefazione è del giornalista televisivo Marco Oliva di Telelombardia. In postfazione intervengono l'investigatore Davide Cannella e Pierpaolo De Pasquale, criminologo presso il Master di II livello in Scienze Forensi alla "Sapienza" Università di Roma, i quali illustrano rispettivamente il caso del Mostro di Firenze e il delitto dell'Olgiata.