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«L'androne di un gelido cimitero, che incute paura, raggela al suo ingresso e ci fa provare il brivido della dipartita come se davvero ci accostassimo ad essa, si apre su un panorama umano caldo, delicato e variopinto.Tanti spaccati di vita, tante piccole e grandi storie delineano personaggi di un passato a noi ancora così vicino. Sono le donne a parlare, ad interloquire con l'autrice. Di loro rimane solo un'effigie, corredata da un monotono epitaffio che ne acclara le virtù morali di mogli devote e di madri, ignorandone, o forse celando, la loro vera essenza...» (dalla prefazione di Antonella Baldini)