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Con questo volume del 1909, tradotto in italiano per la prima volta, Sir Arthur Conan Doyle - creatore del celeberrimo Sherlock Holmes - denunciò senza giri di parole le atrocità commesse ai danni della popolazione del Congo belga da parte del regime coloniale di Re Leopoldo II. Le sue tesi a sostegno della Congo Reform Association, organizzazione fondata pochi anni prima da Edmund Dene Morel contro i crimini europei nel paese africano, ci hanno lasciato una preziosa testimonianza su uno dei genocidi dimenticati del XIX secolo. L'autore di "Uno studio in rosso" e del "Segno dei quattro", capisaldi del genere poliziesco, affronta qui questioni di ordine politico e umanitario entrando di diritto fra quanti misero il loro nome al servizio di una giusta causa, come Émile Zola con il suo J'Accuse.