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"Camminando con libero" passo è la storia romanzata di un gruppo di giovani missini nella Padova degli opposti estremismi durante gli anni '70 del secolo scorso. Dal 1969 al 1978 i protagonisti vivono il passaggio dalla Giovane Italia al Fronte della Gioventù nel bel mezzo di una vera e propria guerra civile scatenata dall'ultrasinistra locale. I ragazzi, inferiori di numero ma determinati a non mollare, fanno muro contro il tentativo quotidiano di toglier loro financo il diritto di esistere politicamente in città e riescono a resistere per dieci lunghi anni ad aggressioni e attentati, tenendo sempre la posizione. Solo l'iniziativa politico giudiziaria di una parte della magistratura, orientata a sinistra, riesce a fermare la resistenza missina imprigionando dodici militanti e mettendone sotto processo complessivamente trentatré. L'esperienza del carcere non abbatte i giovani, anzi, li stimola a immaginare la rifondazione del Fronte su altre basi, puntando con decisione alla preventiva formazione spirituale dei militanti.