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«Eravamo quasi sul finire del lockdown, per entrare nello sblockdown - come di lì a poco un noto comico napoletano avrebbe simpaticamente definito il momento - che, di pomeriggio, mi chiama Marzio Grimaldi per propormi un'idea; in effetti l'editore, caro amico di famiglia, che già negli anni aveva sempre dedicato molti titoli del suo ricco catalogo ai libri di cucina ed alle antiche tradizioni culinarie napoletane, aveva notato, sui social, quanto gli avvocati napoletani, per lo più costretti tra le mura domestiche, si erano dedicati con bravura e successo alle arti culinarie. Non si poteva però semplicemente, a dire di Marzio, raccogliere solo un insieme di ricette degli "avvocati cuochi", servivano anche le emozioni, le sensazioni, i racconti di quanto avevano vissuto in quel periodo di quarantena. "Che ne pensi Manu?" mi chiese. Lo salutai, senza pensarci nemmeno un secondo, chiamai Alessandro, amico di una vita, folle e visionario almeno quanto me, con il quale condivido da sempre esperienze difficilmente realizzabili, proponendogli l'iniziativa; Ale, nemmeno a dirlo, mi rispose con il suo solito entusiasmo e da quel momento in poi è iniziata la nostra splendida avventura. Con Manuela da oltre trentacinque anni condivido tanto e devo dire, che questa ulteriore avventura, dal primo momento mi è parsa assolutamente realizzabile; raccogliere oltre ottanta colleghi, coordinarli, insistere per avere per tempo i loro scritti, le ricette, le foto .... impossibile?...» (Dall'Introduzione di Manuela Palombi e Alessandro Gargiulo)