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Il vento esiste perché soffia. E soffiando porta con sé tutto ciò che ognuno di noi ha lasciato andare: fiato, polvere, ricordi, parole; come se il vento fosse una grande placenta che conserva al suo interno tutto ciò che nel mondo non ha più posto. Ma quando il soffio si esaurisce il vento casca, non esiste più, e così tutto ciò che viveva sospeso nel suo turbinare torna sulla terra a cercare asilo. "Casca il vento" è una parte di una storia caduta in mezzo a noi per farsi raccontare. Non ha un inizio se non nel vento, né una fine se non nel suo soffiare. Esito del progetto di ricerca teatrale "Il deserto e la fortezza", è un racconto nato all'ombra della Rocca Salvatesta, tra le "vaelle" dell'antico borgo di Novara di Sicilia. È la storia di chi parte e quella di chi rimane. È la storia di un popolo che impara a fare i conti con ciò che ha perduto e con ciò che deve custodire per il futuro. È una storia per chi crede che la speranza non sia un fantasma che infesta i pensieri e le notti di preoccupazioni, ma qualcosa di vivo di cui bisogna imparare a prendersi cura.