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Dalle pacifiste toscane della prima guerra mondiale alle pescatrici delle Eolie, dalle donne della Rivoluzione francese con i loro cahiers de doleance a Gertrude Bell, madre dell'Iraq, passando per le centinaia di "streghe" crudelmente uccise nell'Europa dell'Era Moderna: l'elenco delle "donne perdute" è dolorosamente lungo e attraversa i secoli. Donne cancellate perché oltraggiate dagli stupri commessi dai soldati di tutti gli eserciti, dai vincitori e dai vinti: dalle "mutilate morali" della Prima guerra mondiale alle vittime delle cosiddette marocchinate della Seconda; donne "perdute" perché "senza onore", come le prostitute dei Casini di Guerra, le Veneri Vaganti e le "Puttane antifasciste": a tutte loro, donne che hanno subito un destino violento e immeritato, che sono state private perfino della memoria, Ester Rizzo restituisce visibilità e conoscenza, come gesto di civiltà e di opposizione al patriarcato.