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Tra il 1860 e il 1866, il contadino Ascenzio e la contessina Cloe intessono un rapporto di appassionata amicizia. La relazione tra i due, in posizioni lontanissime della scala sociale nella Sicilia ottocentesca, si alimenta, da un lato, di una forte attrazione, acuita dalla consapevolezza di non potere dare libero avvio al sentimento; dall'altro, di una curiosità vivace per il mondo delle lettere. A fare da contraltare al tenero rapporto tra Ascenzio e Cloe, il contesto storico descritto con cura: sono anni di rivolte in Sicilia, si è a un passo dall'Unità d'Italia, e Garibaldi in persona, insieme ad altri personaggi realmente esistiti, come il generale Corrao, fa capolino tra le pagine del romanzo: "Di amori, di libri, di rivolte" è un romanzo storico al cui interno la storia d'amore si lega in modo indissolubile con la Storia d'Italia.