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In questi 42 pensieri scritti tra le pagine di un'agenda, una sorta di brutta copia prima di riportarli sui social, Enzo cerca di scavare tra i ricordi di una vita dedicata alla patria, alla famiglia e al lavoro, ideali adesso bistrattati e resi antitetici dalla realtà che ci circonda. Dai ricordi d'infanzia con il patire quotidiano della fame, alle ruberie tra gli orti passando dal servizio militare e poi al lavoro di portalettere, il libro è ricco di spunti di riflessione su un tempo che non tornerà più, di cui è più volte consapevole tra le righe dei suoi scritti. Al tempo stesso ha voluto lasciare un messaggio chiaro, intriso di idee, ideologie e valori ma soprattutto ha permeato la sua vita di speranza e di una religiosa spiritualità esternandola solo nei suoi lunghi silenzi e nella continua ricerca di altezze solitarie. Magari sognando un ritorno del tempo vissuto cercando e trovando nei figli Pinella, docente, e Gaetano, editore, il giusto testimone per dare continuità alle sue dottrine sulla vita.