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Una continua lotta con gli altri e per se stessa nella Sicilia degli anni cinquanta e sessanta. Il perenne contrasto tra povertà e agiatezza, pregiudizio e solidarietà, una surreale antitesi tra ignoranza e voglia di conoscenza. Un viaggio esplosivo in periodi e luoghi dimenticati, tra sacrifici e dolori che oggi appaiono tanto lontani ma che invece sono sempre accanto a noi sotto diverse vesti. Questa è la storia di Angela, una donna non più giovane che scava tra i ricordi, dai quali riemergono particolari e fatti incresciosi della sua infanzia e della sua adolescenza. L'incontro in collegio con una suora, che non usa con lei né gentilezza né buone maniere ma solo violenza fisica e verbale, segnerà il suo cammino. Una denuncia sociale che ha saputo descrivere con evidente crudezza e altrettanto coraggio. E poi l'adolescenza, violata da uno zio pedofilo e una madre assente. Tutte le donne che incontreremo dovranno prima o poi fare i conti con la violenza, soprattutto quella maschile. Il romanzo, in tutta la sua complessità, pone l'accento sul rapporto madre figlia che, al di là degli schemi sociali, non sempre si rivela idilliaco.